mercoledì 18 aprile 2012

Lotta alla sclerosi multipla: istituzioni e neurologi a confronto


In Italia ogni quattro ore viene diagnosticato un nuovo caso, ogni anno 1800 persone si ammalano, 63 mila sono gli italiani, per lo più donne tra i 20 e i 40 anni, che ogni giorno combattono contro una malattia devastante: la sclerosi multipla. Numeri che fannoneurologia riflettere e che portano a cercare nuove soluzioni capaci di combattere questa malattia, tra le più gravi del sistema nervoso, e di permettere ai malati e ai loro familiari di avere una buona qualità di vita.
Per due giorni (12-13 aprile) la sclerosi multipla è stata al centro del dibattito tra neurologi e rappresentanti delle istituzioni al “BEMS – Best Evidence in Multiple Sclerosis”, al MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Roma. L’evento, promosso da Teva Italia, una delle maggiori aziende farmaceutiche del mondo, da anni attiva nella ricerca di farmaci innovativi nelle aree del sistema nervoso centrale, dell’oncologia e delle malattie autoimmuni, ha offerto la possibilità di un confronto concreto su temi gestionali, organizzativi, clinici ed economici, instaurando una più stretta collaborazione tra gli attori coinvolti nell’ambito di uno scenario complesso come quello della sclerosi multipla. I temi al centro dell’evento sono stati illustrati in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Sen. Raffaele Calabrò, XII Commisione permanente Igiene e Sanitàil Prof. Giancarlo Comi, Presidente Società italiana di neurologia e Direttore Dipartimento Neurologia e Istituto Neurologia Sperimentale Università Vita-Salute San Raffaele Milanoil Dott. Giorgio Foresti, AD Teva Italia, e il Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Numerosi sono i progressi compiuti negli ultimi anni dal punto di vista terapeutico, eppure attualmente non esiste ancora una cura risolutiva per la SM. Esistono terapie farmacologiche efficaci in grado di modificarne il decorso, riducendo la frequenza e la gravità delle ricadute e rallentando la progressione della disabilità. Teva è da sempre vicina a questi malati con farmaci innovativi come il Copaxone, il trattamento più usato al mondo per la cura della sclerosi multipla, sviluppato clinicamente da Teva e da marzo ritornato nel portfolio dell’azienda.
“Teva, che organizza e promuove questa prima edizione del Bems, da anni porta avanti la ricerca sulla sclerosi multipla per dare nuove speranze di cura ai malati”, commenta Giorgio Foresti, AD di Teva Italia. “Oggi il neurologo ha a disposizione diverse opzioni terapeutiche come il Copaxone per la cura di questa patologia ma per combattere la sclerosi multipla è essenziale un costante confronto scientifico, tra medici esperti in questo settore, e il coinvolgimento del mondo della politica. È necessaria infatti  una maggiore e proficua collaborazione per fornire risposte sempre più concrete ai pazienti e alla società civile”.
Nonostante la ricerca stia facendo progressi per trovare soluzioni terapeutiche sempre più efficaci, la sclerosi multipla incide pesantemente sulla qualità di vita del paziente colpito in un momento particolare della vita, in cui generalmente si fanno progetti personali e professionali.
Secondo i dati di un’indagine internazionale promossa dalla National Multiple Sclerosis Society su 1.200 persone affette da sclerosi multipla emerge che più della metà dei malati (61%) lamenta una difficoltà a lavorare, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica. Il 65% riporta problemi di deambulazione che in 1 caso su 5 li costringe a cambiare o ad abbandonare la propria professione. La sclerosi multipla è anche una delle malattie socialmente più costose, come rileva l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Da un’indagine dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) risulta che in Italia il costo sociale totale è di due miliardi e 400 mila euro l’anno. La spesa media che ogni malato e la sua famiglia devono sostenere è di 32mila euro l’anno, che variano a seconda del grado della malattia.
“La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria cronica autoimmune che causa gravi disabilità. Si sviluppa a causa di un anomalo attacco al sistema nervoso centrale da parte del nostro sistema immunitario” spiega il professor Giancarlo Comi, Direttore del Dipartimento di Neurologia e Istituto di Neurologia Sperimentale, Università Vita – Salute San Raffaele di Milano, uno dei massimi esperti nella cura della sclerosi multipla. “Per il trattamento di questa patologia invalidante si sono prospettate alcune novità terapeutiche importanti, tra le quali una molecola sviluppata da Teva e ciò conferma la capacità della ricerca italiana, che si unisce agli investimenti da parte di aziende farmaceutiche mondiali come Teva”.
http://www.sanitaincifre.it/2012/04/lotta-alla-sclerosi-multipla-istituzioni-e-neurologi-a-confronto/  

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