Le aziende cercano 30.000 lavoratori e non li trovano. Ecco quali
Previste oltre 29 mila assunzioni, ma 8.500 rischiano di non essere coperte per difficoltà di reclutamento.
Paradossi della crisi. Secondo i risultati emersi dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha analizzato i dati emersi dalla periodica indagine effettuata dall’Unioncamere-Ministero del Lavoro su un campione qualificato di imprenditori italiani, le previsioni di assunzione per l’anno in corso delle 10 figure professionali più difficili da reperire sul mercato del lavoro dagli imprenditori italiani daranno luogo a oltre 29.000 nuovi posti di lavoro. Di questi, stando alle risposte rilasciate dagli intervistati, quasi 8.500 rischiano di non essere coperti perché non reperibili sul mercato del lavoro.
Dalla CGIA fanno sapere che in questa elaborazione sono state considerate le professioni per cui le aziende prevedono l’assunzione di almeno 1.000 figure (è stato esaminato l’83% di tutte le assunzioni previste nel 2014 e l’86% di quelle del 2009). Si tratta delle previsioni di assunzione non stagionali. Da sottolineare che rispetto all'inizio della crisi (2009), aumentano le figure qualificate a livello di specializzazione tecnica, mentre fra le professioni meno specialistiche resistono infermieri ed ostetriche, acconciatori e attrezzisti di macchine utensili, profili che evidentemente continuano ad avere un futuro. Vediamo nel dettaglio le figure che le aziende fanno maggiore fatica a reperire.
Dalla CGIA fanno sapere che in questa elaborazione sono state considerate le professioni per cui le aziende prevedono l’assunzione di almeno 1.000 figure (è stato esaminato l’83% di tutte le assunzioni previste nel 2014 e l’86% di quelle del 2009). Si tratta delle previsioni di assunzione non stagionali. Da sottolineare che rispetto all'inizio della crisi (2009), aumentano le figure qualificate a livello di specializzazione tecnica, mentre fra le professioni meno specialistiche resistono infermieri ed ostetriche, acconciatori e attrezzisti di macchine utensili, profili che evidentemente continuano ad avere un futuro. Vediamo nel dettaglio le figure che le aziende fanno maggiore fatica a reperire.
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